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La favola di Yunus Musah

La favola di Yunus Musah

Biografia

Yunus Musah nasce il 29 Novembre 2002 a New York.
I genitori sono di origini ghanesi, dopo una parentesi della loro vita in USA, si trasferiscono in Italia per esigenze lavorative, a Castelfranco Veneto.
Yunus ama il calcio, e i genitori lo iscrivono alla scuola calcio vicino casa.
Nel pieno dell’adolescenza, i genitori sono costretti nuovamente a partire per lavoro, e si trasferiscono a Londra.

La favola

Cari lettori, oggi non vi scriverò solamente di un giovane talento da sottoporre alla vostra attenzione. Vi racconterò una favola. Una favola moderna, nella quale non ci sono regine, principesse, streghe, ma c’è un lieto fine.
Quello che intendo raccontarvi è la storia di Yunus Musah.
Le mie valutazioni vi faranno capire, almeno spero, qualcosa a livello di capacità tecniche e di attitudini tattiche del ragazzo, ma da sole potrebbero non essere sufficienti a farvi apprezzare la storia di questo ragazzo.
Le parole di Antonello Orfeo, presidente del Giorgione Calcio 2000, sono molto più esplicative rispetto a quanto io possa raccontarvi.
“Quando ho letto del suo debutto in prima squadra al Valencia ero felice come un bambino” disse Orfeo. E ancora, “Tesserammo Musah, come tanti bambini del territorio dopo il City Camp che ogni anno, a fine stagione, facciamo allo Stadio di Via Rizzetti. Il ragazzo aveva già qualche cosa di particolare. Oserei dire il classico ‘fenomeno’”.
Un fenomeno dunque, direte. Come tanti…ma non sembra questo il caso. C’è qualcosa di più.
Il giovane Yunus iniziò a calcare i campi di calcio assieme ai ragazzi più grandi di lui anagraficamente. Questo perché a detta di tutti “quelli della sua età non riuscivano a prenderlo”.
Centrocampista dotato di una progressione con la palla impressionante, una resistenza ed una tecnica fuori dal comune.
Oltre a tutte queste capacità tecniche, bisogna menzionare un sorriso contagioso per tutti i compagni e gli allenatori negli anni che Yunus ha trascorso al Giorgione.
Così conclude Orfeo: “Purtroppo, lo abbiamo dovuto salutare: Musah si è dovuto trasferire in Inghilterra per esigenze lavorative della famiglia”.
Quel trasferimento, che strappa qualche lacrima al presidente del Giorgione Calcio 2000, è stata la zucca trasformata in cocchio di cenerentola.
Quel trasferimento è stato veramente la sua fortuna.

Il periodo all’Arsenal

I talent scout dell’Arsenal hanno impiegato pochissimo a trovarlo e ingaggiarlo.
I gunners, anche avendo trovato in Musah un prospetto molto promettente, hanno seguito il protocollo previsto per tutti i ragazzi che approdano alla squadra di Londra.
Inserimento nell’Academy, trafila di rito nelle squadre giovanili, che gli permise di arrivare sino alla nazionale inglese, indossando la fascia di capitano.
“The Guardian”, lo ha inserito recentemente nella lista dei migliori 60 talenti mondiali.
Lo scorso anno, nel 2019, un nuovo episodio della favola di Yunus.
Il club del nord di Londra ha tentato in tutti i modi di trattenere il ragazzo, il quale ha rifiutato un contratto di 2 anni, frutto della grande impressione evidenziata nell’Academy.

A detta di molti osservatori era uno dei talenti più considerati, avendo anche fatto parte di tutte le nazionali giovanili inglesi, dall’Under 15 fino all’Under 18.
Tuttavia, c’è una nuova partenza, nella vita di Yunus.

Valencia

Il Valencia, fiutando le doti del ragazzo, lo ha acquistato, nonostante fosse importante e lunga la lista delle pretendenti al talento Musah.
Normalmente è il Valencia a essere scippato di talenti da parte dei più importanti club di Premier League ma, questa volta, è accaduto l’esatto contrario.
Il club spagnolo è riuscito a strappare all’Arsenal Musah.
Musah ha deciso di accettare l’offerta del Valencia, preferendola a quella della Juventus, allettato dalla possibilità di esordire in prima squadra in tempi più rapidi.
Per Yunus c’era l’interesse di molti club inglesi, dopo l’ottima stagione con la formazione Under 18 dei “Gunners”, nella quale aveva messo a segno 5 gol e 3 assist in 17 presenze.
Lo stesso Musah scrisse su Instagram: “Sono al settimo cielo per aver firmato per il Valencia. Sono felicissimo di unirmi ad un club con una storia così ricca. Non vedo l’ora di iniziare. Ho deciso di fare un passo diverso nel mio percorso per realizzare il mio sogno. Non posso che esprimere la mia gratitudine per il grandissimo supporto che il club mi ha dato durante il mio percorso all’Arsenal. Non passerà un giorno della mia carriera senza ricordare coloro che mi hanno aiutato a raggiungere questo obiettivo”.
Dopo quel messaggio sui social è arrivato un altro messaggio, molto apprezzato da Yunus. Il messaggio del presidente del Giorgione Calcio 2000 Orfeo: “A lui e a tutta la sua famiglia mando un enorme in bocca al lupo, con l’augurio di rivederlo un giorno nella nostra città e nel nostro stadio, che lo ha lanciato nel calcio che conta”.
Arrivato in Spagna, nella scorsa stagione ha giocato con la squadra Under 19 del Valencia in UEFA Youth League e con il Valencia Mestalla, la seconda squadra “Taronja”. Yunus Musah ha debuttato nel 2019 con la maglia del Valencia, nella prima amichevole pre-season contro il Castellon.
Successivamente il suo esordio con la maglia del Valencia contro il Las Palmas.

 

Le Caratteristiche

Yunus è alto 183 cm, ed è destro, deve migliorare la tecnica con il piede mancino.
È un centrocampista tatticamente versatile, impiegato in diversi ruoli del centrocampo.
Nel Valencia è stato schierato principalmente da mediano, ma all’Arsenal venne schierato anche da mezzala e da trequartista.
Musah è forte fisicamente, ma anche bravo tecnicamente. Per la sua età è disciplinato e tatticamente attento, in quanto sa svolgere bene entrambi le fasi, risultando pericoloso anche nelle sue proiezioni offensive, come dimostrato nella sua ultima stagione ai “Gunners”.
Un calciatore dotato di un buon passo e di una imponente e a volte dirompente progressione palla al piede.
Musah possiede anche una visione di gioco periferica.
Centrocampista che crea gioco e che può essere determinante sia in fase di assistenza e supporto all’azione, sia in quella di finalizzazione, grazie ai suoi improvvisi inserimenti offensivi.
Tra le tante note positive, non sono da sottovalutare le sue doti balistiche e i lanci smarcanti e verticalizzanti che sorprendono i pacchetti arretrati.
Musah è quindi un elemento abbastanza completo in ogni fondamentale.
Le doti tecniche si evidenziano nel dribbling, dove il ragazzo mostra eccellenti capacità. Inoltre, è molto maturo nel disimpegno palla al piede, mostrando un ottimo controllo della sfera, anche quando viene pressato.
Nonostante la giovane età con una maturazione fisica non ancora al culmine, Yunus, riesce spesso ad uscire trionfatore dai duelli spalla a spalla, oltre all’efficacia nella fase di recupero palla.
Per un centrocampista è importante sapere gestire l’equilibrio della squadra e del reparto ed a compendio avere altre doti, spesso innate per calciatori operanti in altre zone del campo.
Vedendo giocare Musah, non sembra mai che ‘la palla gli scotti tra i piedi’, riuscendo a gestire con flemmatica maturità anche i palloni più difficili.
Come accennato in precedenza, Yunus è tatticamente molto intelligente, sapendosi calare alla perfezione e con grande disciplina nei diversi ruoli assegnati.
Nelle partite disputate al Valencia si è visto Musah come centrocampista d’ordine, con un raggio d’azione abbastanza arretrato, mentre all’Arsenal è stato schierato sia come trequartista incursore che come ala sinistra, oltre che da centrocampista.

Punti di forza

  • Tecnica,
  • fisicità,
  • controllo di palla,
  • visione di gioco,
  • passaggi,
  • assist,
  • inserimenti offensivi,
  • capacità balistiche,
  • personalità,
  • versatilità.

Punti di debolezza

• deve migliorare il sinistro,
• deve migliorare nella continuità.

Vi allego un video recente, di fine agosto,  in cui Musah disputa la gara Valencia-Villareal.

Il paragone che più viene in mente all’appassionato di calcio è Georginio Wijnaldum, ma anche per certi versi Kwadwo Asamoah.
Non rimane che suggerire a Mr Friedkin e a chi dovrà in futuro prendere decisioni in tale ambito di provare a far ritornare in Italia Musah.
Un investimento che darebbe immensi ed insperati frutti, consapevoli del fatto che si crea una squadra giovane con elementi di comprovata esperienza che hanno avuto l’endorsement dei più grandi osservatori del calcio europeo.

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