Jasu, il nuovo talento uzbeko
Premessa
Questa rubrica nasce con l’intento di porre all’attenzione dei tifosi, dei talenti ancora sconosciuti, sia per l’età, che per la provenienza (campionati poco seguiti e di basso prestigio, ma nei quali si pratica un buon calcio).
Vi consiglio di vedere le movenze dei talenti su Youtube, ma per valutarne ed apprezzarne le caratteristiche bisognerebbe sempre cercare di vedere le gesta dell’atleta nel contesto di una gara in TV o dal vivo. Solo in questo modo si riesce a capire l’abnegazione, lo spirito di sacrificio e l’intelligenza tattica. Con gli highlights si vedono i gol, le capacità tecniche, che sono solamente una parte delle caratteristiche di un calciatore.
Oggi vi tratteggerò il profilo di un prospetto, conosciuto dagli addetti ai lavori, ma non al grande pubblico: Jasurbek Jaloloddinov.
Jasurbek Jaloloddinov
Ragazzo nato il 15 Maggio 2002 in Uzbekistan, alto 168 cm, mancino di piede.
Per ora il suo ruolo è quello di Centrocampista centrale, mezzala destra o sinistra e all’occorrenza trequartista.
Dico per ora in quanto con l’età, e a seconda dei maestri di calcio che potrà incontrare lungo la sua carriera, potrebbe modificare il suo ruolo, per tatticismo appreso e per caratteristiche fisiche che potrebbero variare, come l’altezza e la massa muscolare.
Jaloloddinov balza agli onori delle cronache calcistiche quando il quotidiano inglese ‘The Guardian’ lo inserisce tra i 60 talenti più interessanti al livello mondiale dell’anno 2002.
Potevamo vederlo nel campionato di Serie A, che sta per iniziare, infatti si stava trasferendo dal Bunyodkor Tashkent, squadra dell’Uzbekistan al Benevento in questa sessione di mercato.
Gli osservatori del Benevento, lo avevano seguito a lungo ed era stato prontamente proposto al Direttore Sportivo Pasquale Foggia.
Foggia lo ha tenuto in osservazione, facendogli dei provini a fine novembre. Da quanto emerse, il Direttore Sportivo doveva portare a termine la trattativa che doveva essere ufficializzata durante il mese di luglio.
Il Covid-19, il lockdown, la pandemia, hanno cambiato i piani di molti, del mondo del calcio e quindi anche del Benevento.
Per Jasurbek Jaloloddinov sfumò il sogno Benevento e Serie A, anche se dopo l’ultima visita a dicembre nel Sannio sembrava che mancasse solo la firma. Tuttavia, il Benevento decise di non investire più sul giovane uzbeko.
Jaloloddinov attirò subito l’interesse del Lokomotiv Mosca ed è stato ufficializzato dalla sua squadra moscovita da qualche settimana.
L’obiettivo di Jaloloddinov resta quello di far meglio dell’altro calciatore uzbeko approdato nella nostra Serie A, Ilyas Zeytulaev, due presenze con la Reggina nel 2005, ed un passato con le squadre giovanili della Juventus.
La sua storia
Ma scopriamo più nel dettaglio delle informazioni su questo talento diciottenne, che ci aiutano a farci un’idea della sua storia.
Nato a Navoiy, una città moderna sorta in mezzo alle dune del deserto del Kizilkum, si allenava presso un campo da calcio del suo quartiere.
Il giovane Jasurbek, per tutti Jasu, vedeva gli altri giocare tornei, fintanto che decise di provare nelle squadre dilettantistiche.
Il fato volle che un giorno la sua squadra affrontò il Bunyodkor durante un torneo nazionale. A fine partita Jasurbek fu ingaggiato dal Bunyodkor.
Un grande trampolino di lancio per Jasu, molto gradito perché il Bunyodkor è un’accademia di calcio, forse la migliore del paese, club definito il ‘Barcellona d’Uzbekistan’. Questa fama del Bunyodkor si deve all’ingaggio di stelle, oramai sul viale del tramonto, come Rivaldo, Luiza, Eto’o ed il tecnico Scolari (ex CT del Brasile).
Ma anche e soprattutto alla sinergia importante, ancora esistente, tra il club uzbeko ed il club catalano.
Jasu è divenuto il talento per eccellenza del movimento calcistico giovanile uzbeko.
L’obiettivo della federazione uzbeka è di voler migliorare partendo dai giovani.
Quindi, spazio ai nuovi talenti e ai prospetti promettenti.
Jasu, esordì così con la nazionale Under 23 a 17 anni, mentre debuttò nella lega nazionale (l’O’zbekiston Superligasi) a soli 16 anni.
In un’intervista rilasciata a transfermarkt.it, Jasu dichiarò: “Scontrarmi con i calciatori già fisicamente formati è spesso complicato ma è un passo che devo affrontare se voglio essere all’altezza della sfida. Per poter giocare nelle leghe top, bisogna essere pronti, lavorare sodo e superare molti ostacoli”.
La sua squadra preferita è il Leicester e chiaramente il suo sogno è la Premier League.
Come tanti ragazzi giovani, Jasu ha un idolo, figlio del recente periodo storico calcistico, che rivelò sempre nella stessa intervista: “Il mio idolo è Messi. Sogno di diventare come lui un giorno. In campo rende tutto facile. Io provo ad imitare i suoi movimenti ma è impossibile: è unico al mondo”
Caratteristiche tecniche e Tattiche
Ripartendo sempre dalla stessa intervista e perciò dalle sue parole, Jasu dichiarò: “Sulla fascia o in mezzo, cambia poco, l’importante è avere la possibilità di attaccare”.
Questo descrive il suo stile di gioco, vivace, spesso arricchito e a volte impreziosito da cambi di passo e da colpi di alta scuola, di qualità eccelsa.
Queste caratteristiche potranno posizionarlo in un futuro prossimo nel ruolo di centrocampista con compiti di regia. Jasu, deve però migliorare i suoi limiti atletici, e perseverare sulla continuità nelle gare e sulla dinamicità.
Jasurbek Jaloloddinov è un calciatore dotato di una ottima tecnica di base, ha una buona visione di gioco. Il suo piede mancino ‘educato’, gli consente di essere preciso nei lanci e o pericoloso nei tiri dalla media-lunga distanza.
Jasu possiede un buon dribbling, e riesce a disimpegnarsi ottimamente negli spazi stretti, riuscendo ad eludere con disinvoltura il pressing avversario.
Calciatore abbastanza rapido nei movimenti, soprattutto nei primi metri, ma va in sofferenza nell’allungo, in quanto manca ancora dell’esplosività muscolare.
Risulta abbastanza ovvio che Jasu dovrà rafforzarsi fisicamente e migliorare con l’altro piede, il destro. Altra fase di miglioramento da conseguire è il recupero palla, oltre a riuscire ad aumentare l’intensità di gioco. Queste ultime due caratteristiche sono fondamentali volendo in futuro approcciarsi ai campionati europei di prestigio.
La nota indubbiamente positiva, per la giovane età, è che il ragazzo ha personalità, non ha alcun timore nell’affrontare e puntare in dribbling avversari molto più esperti.
Tatticamente, per quanto visto dagli spezzoni delle partite uzbeke, il suo ruolo è quello di centrocampista interno di centrocampo, ma nei prossimi anni potrebbe subire, molto probabilmente, una diversa impostazione come playmaker arretrato.
Ricorda il ‘Pek’ David Pizarro, l’ex regista della Roma Spallettiana, ed un altro nostro ex calciatore Dmitri Alenichev.
Un calciatore che per certi versi è molto somigliante per caratteristiche fisiche e per le sue doti tecniche è Lucas Torreira, il calciatore uruguaiano ex Sampdoria, ora tra le file della squadra dei Gunners.
Per poter valutare, ciò che ho cercato di raccontarvi, vi inserisco un video di Jasu nella sua esperienza al Bunyodkor.
Riassumendo:
Punti di forza
- Tecnica,
- capacità balistiche,
- visione di gioco,
- rapidità nello stretto,
- controllo di palla,
- creatività,
- precisione nei passaggi,
- precisione nei lanci,
- dribbling,
- assist,
- personalità.
Punti di miglioramento
- rafforzarsi fisicamente,
- migliorare il destro
- migliorare nel recupero della palla
- riuscire ad aumentare l’intensità di gioco.
Grazie per l’attenzione e vi aspetto per le mie prossime schede sui nuovi talenti.
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