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TUTTI GIU’ PER TERRA

E dire che la rete del Faraone, nata da un’azione di Belotti alla quale Solbakken ha dato seguito fornendo un prezioso assist, aveva illuso tutti noi tifosi che abbiamo seguito la Roma battersi contro la Fiorentina.

Un primo tempo che, nonostante la prevedibile formazione rimaneggiata per salvaguardare i titolari per la finale contro il Siviglia, avrebbe potuto chiudersi anche con un doppio vantaggio per i giallorossi sempre sul pezzo.

L’intervallo ha visto un’alta percentuale di romanisti iniziare a fare calcoli circa la possibilità della Roma di raggiungere il quarto posto in campionato esaminando tutte le possibili combinazioni che avrebbero consentito alla squadra di conquistare la partecipazione alla prossima Champions.  Ma tutto questo si é dissolto  nel giro di soli 180 secondi.

I padroni di casa incitati dal loro tarantolato allenatore, sono riusciti prima a pattare i conti e poi, grazie ad una classica amnesia di Ibanez , addirittura di andare in vantaggio. Tutto questo in tre minuti.

Inutile cercare di pareggiare un incontro dove i giallorossi avrebbero meritato la vittoria: testa ed energie a quel punto erano indirizzate a quello che sarà l’incontro della stagione e che ne determinerà il risultato finale: vittoria o fallimento.

Sarebbe una perdita di tempo quella di sottolineare il comportamento dell’arbitro dimostratosi all’altezza dei suoi colleghi  comminando un cartellino giallo al già diffidato Mourinho che non potrà sedere in panca nell’ultima di campionato dove la Roma saluterà il suo pubblico all’Olimpico contro lo Spezia.

Firenze, si era detto e pensato, sarebbe stata una partita considerata più come un serio allenamento in previsione del Siviglia che non un incontro di campionato però crea preoccupazione di come, in certe circostanze, determinazione e concentrazione si assentano improvvisamente condizionando negativamente il risultato.

A fine stagione, potremo fare delle considerazioni decisamente più serene che analizzeranno ogni singolo giocatore della Roma ma adesso non è ancora il momento.

Mercoledì abbiamo un appuntamento con la storia.

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