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TUTTI AR DIVINO AMORE

Quando la sfortuna decide di colpirti, non ci sono Special One che tengano. Monza-Roma termina con un salomonico, quanto quasi inutile, pareggio che serve solamente a prolungare l’idea di poter accedere alla Champion che dista solo due punti due in classifica.

Roma decimata da infortuni e che, tornando dalla Brianza, perde probabilmente per il resto della stagione anche El Shaarawy, autore della rete del vantaggio giallorosso.

Con una vittoria la Roma avrebbe compiuto un mezzo miracolo, non tanto per aver battuto il coriaceo quanto sorprendente Monza, ma per come sarebbe maturato con mezza squadra rabberciata.

Invece la solita cazzata difensiva ha messo i padroni di casa nella condizione di raggiungere il pareggio lasciando più che amaro in bocca di tutti i romanisti.

Cosa si può imputare ad una squadra coesa intorno al suo allenatore, che lotta su ogni pallone al di là delle proprie forze? Certamente nulla e, francamente, le negatività di questa stagione rendono addirittura incredibili le prestazioni (e i risultati) finora guadagnati dai giallorossi.

Inutile fare la conta di chi non ha potuto giocare al Penzo di Monza in quanto lo sappiamo bene – e tutti i tifosi possono intuire –  che se la squadra avesse potuto contare su tutti i giocatori che in estate si stavano preparando per affrontare una stagione su tre fronti, sicuramente molte cose sarebbero state differenti. Sufficiente è pensare all’assenza di Wijnaldum per buona parte del campionato e al superlavoro che il centrocampo ha dovuto sobbarcarsi senza aver la possibilità di avere dei ricambi giusti. E dobbiamo ringraziare Mourinho che è riuscito a lanciare Zawlesky, Bove e Volpato che in più di una circostanza hanno dato una grande mano.

Lasciando perdere i kleenex e pensando al futuro, sabato c’è un altro incontro fondamentale: la sfida contro l’Inter che è fondamentale vincere per poi riservare le forze, all’andata di semifinale di Europa League.

Quello che risulta sorprendente è tuttavia l’assenza di una voce della società che dovrebbe far valere i suoi diritti in fase di tutela arbitrale dal momento che, vuoi o non vuoi, le direzioni subite dalla Roma sono sempre risultate negative e pregiudizievoli.
Anche nell’incontro contro il Monza, il già ammonito Celik rimediava un secondo giallo allo scadere del tempo di recupero per un fallo non fallo, immeritevole del cartellino che ne comprometterà la presenza contro l’Inter. E in una formazione dove i difensori sono praticamente azzerati, il danno è notevolissimo. Colpa di un arbitro certamente inadeguato che ha comminato un’espulsione a partita finita.

Episodio questo che solo lo Special One ha rimarcato notevolmente, denunciando la latitanza della società che evita accuratamente di prendere posizioni contro i poteri forti del calcio, portando avanti un atteggiamento che potrebbe pregiudicare il proseguimento dell’avventura all’ombra del Colosseo del vate di Setubal, abituato a lottare contro ogni tipo di ingiustizia.

Ma di questo se ne parlerà a tempo debito anche se, il timore è quello che al di là del terzo anno di contratto, Mourinho potrebbe rescindere l’accordo e cercare altri lidi.

Comunque è il caso di stringersi intorno alla squadra (o, meglio, ai suoi rimasugli) per imprimere la forza necessaria per continuare a lottare sia in campionato che in Europa.

Ad ogni buon conto, un ritiro spirituale al Divino Amore, non ci starebbe affatto male.

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