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NULLA E’ PERDUTO FUORCHE’…

Ebbene sì. Possiamo affermare che la Roma è una squadra sfortunata. Si poteva tornare a casa con un risultato positivo laddove capitan Pellegrini avesse segnato il rigore che ha sbattuto sul palo e la squadra avesse approfittato della forza della sua difesa e, invece, si è rincasati leccandosi le ferite causate dall’unico tiro sbilenco del Feyenoord che è rotolato alle spalle di Rui Patricio.

Nell’ottica del 180′ con un ritorno da disputare dinnanzi all’ennesimo sold out dell’Olimpico giovedì prossimo, nulla è perduto e, anzi, la squadra è ben consapevole di potercela fare contro degli avversari tosti sì ma nulla di trascendentale.

Il ”fuorché” del titolo è dedicato a tutti quei pennivendoli e a quei tifosi pronti a crocifiggere Mourinho, Lorenzo Pellegrini e tutto il resto della compagnia che indicano come colpevoli di aver fatto maturare un risultato negativo che vedrà la Roma presto fuori dalla competizione.

A parte il fatto che – opinione di tutti i veri tifosi- questa gente farebbe meglio a tifare un’altra squadra e che, rimembrando il tifoso Renato Rascel che disse che ”la Roma non si discute, la Roma si ama”, rafforzato da quanto affermato da un altro tifoso DOC tal Gigi Proietti che disse ”la Roma ha solo un unica squadra” ovviamente riferendosi ai giallorossi, è bene che questi gufi siano davvero interdetti dallo stadio e da qualsiasi media che sia tale e non solo una propaggine dei poteri forti del calcio italiano.

Tornando all’incontro, ci sta che si possa sbagliare un rigore e ci sono migliaia di esempi: da Graziani che, giocando con il Torino in ben due finali contro la Roma ci fece vincere due Coppa Italia; a Conti e Graziani che ci fecero perdere la Coppa dei Campioni; a Baggio che negli USA fece vincere il Brasile la Coppa del Mondo…quello che importa è che la squadra sia sempre coesa.

Lo Special One ha dichiarato che la formazione della quale può disporre quella è e quella sarà in quest’ultima fase del campionato e di Europa League e dobbiamo farcene una ragione.

Le involuzioni impreviste di Abraham, notevole lo scorso anno ma un ectoplasma in questo, e l’inutilità di gallo Belotti (pensiamo sia realmente arduo credere ad un prolungamento della sua permanenza all’ombra del Colosseo), si sommano ai vari infortuni occorsi durante questa stagione e alla forma precaria di giocatori che lo scorso anno avevano fatto la differenza (Pellegrini su tutti). Il risultato tuttavia è ancora positivo dal momento che la Roma è terza in classifica e deve ancora disputare il ritorno di un quarto di finale di una competizione europea.

Ovviamente se la Roma fosse stata prima in classifica e avesse vinto l’andata contro il Feyenoord, saremmo tutti più felici ma dobbiamo accettare lo stato delle cose come realmente è e continuare a tifare colori sociali e tutti i componenti della squadra senza dare addosso a questo o a quello tanto per fare una crociata che avrebbe il sapore di una inquisizione.

A quelli che non credono e non tifano, tutta gente che il romanista vero schifa, rivolgiamo l’invito di andare al cinema a vedere qualche pellicola drammatica e di non rompere più le palle. Grazie.

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