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MOURINHO UNO DELLA SUD

Questa volta non trattiamo l’argomento partita. D’altronde chi ha avuto modo di vederla si è reso conto che la Roma se avesse vinto 3-1 non avrebbe rubato nulla. Invece, altro giro nella giostra delle occasioni perdute in questa stagione.

Resta il rammarico di un pareggino che sbatte i giallorossi all’ottava posizione in classifica seppur a soli quattro punti dall’Europa che conta.

Stavolta i riflettori accesi sono tutti dedicati allo Special One che, al terzo anno alla Roma, ha raggiunto e guadagnato l’onore di essere citato come Ultrà della Curva Sud e non solo perchè, come tutto lo stadio canta l’inno Roma Roma prima del calcio d’avvio, ma proprio in virtù del fatto che non ci sta a subire soprusi che vede recitare da qualsiasi arbitro gestisca il match della Roma. Inevitabile che il Gentlemen Agreement non fa per il Vate di Setubal il quale, da novello Spartaco, lotta contro le ingiustizie che puntualmente vede perpetrate nei confronti dei suoi ragazzi.

Innegabile che Mourinho ha saputo essere il collante tra la squadra e il tifo parlando – in colpevole assenza della società – per difendere lo stato oggettivo delle situazioni, denunciando lo schifo che impera nel mondo del calcio.

Inutile, per coloro che hanno visto il calcio di anni luce fa, rimembrare su ciò che era uno sport spesso romantico e cavalleresco, gettandosi nello sconforto del cinico calcio fatto di anticipi, posticipi, ri-anticipi e ri-postitici solo a favore delle tv oramai dominanti e ben asservite dai forti poteri mafiosi che regnano nella FIGC, UEFA e AIA.

Potremo tratteggiare Mourinho come un novello e temerario Don Chisciotte pronto a sfidare chicchessia in nome della giustizia. Come non ricordare la finale di Coppa Uefa, proditoriamente rubata ai giallorossi che avrebbero meritato di avere un altro trofeo in bacheca e partecipare quest’anno alla Champions come vincitori della Coppa.

La proprietà americana, silente come al solito, nonostante le buone relazioni in ambito dei poteri che contano nel calcio, non hanno mai mosso un dito per contestare alcuni torti ricevuti in cambio della loro ”amicizia” con l’UEFA e, al contrario, hanno mal gradito la voce dello Special One quando questi ha evidenziato le magagne delle quali è stata oggetto la sua squadra.

Il silenzio a proposito del rinnovo del contratto con il tecnico avvalora l’ipotesi che al termine dei tre anni pattuiti, sostituiranno l’unica persona capace di creare quell’empatia evidente a tutti attraverso le dozzine di sold out e l’incremento delle vendite del merchandising societario.

Speriamo di essere smentiti dai fatti augurandoci di vedere l’Ultrà Roma José Murinho ancora presente a Trigoria.

In difetto di ciò, sarà durissima per tutti.

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