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LE SETTE MERAVIGLIE

Non avrebbe potuto essere migliore la partita della riscossa giallorossa e non solo per via del roboante risultato. Sette gol che hanno di fatto confermato che la Roma è una squadra fortissima che, sotto traccia (ma neppure tanto) quest’anno potrebbe regalare belle soddisfazioni a noi tifosi.
La prima volta del magico duo DybalaLukaku ma, si deve aggiungere, anche la prima volta di Renato Sanchez e di Paredes, entrambi apparsi per i campioni che sono.

Sarebbe ingiusto non evidenziare anche l’apporto di Ndika e di Kristensen, l’ottima prova dell’onnipresente Cristante, le certezze date da Mancini e Llorente, le corse di uno Spinazzola apparso in certi momenti veramente devastante. Meritano un applauso globale tutti gli altri interpreti di una Roma che, seppur contro lo sparring partner Empoli, è apparsa in ottima forma e pronta a recuperare quel gap maturato nelle prime partite di questo campionato.

La conferma la si avrà a metà settimana quando i giallorossi si scontreranno nella competizione europea con lo Sheriff Tiraspol, prima partita fuori dai nostri confini.

Quello che ha coinvolto tanti tifosi -soprattutto in curva- è stata la prima apparizione dello striscione del GRUPPO QUADRARO, anticipato dalla scritta ”Signa Inferre” e, chissà per quale ragione, ci è tornato in mente lo storico Fedayn e quel Roberto Rulli che ha contribuito alla formazione del CUCS e alla creazione proprio dei Fedayn giallorossi e che, in un lontano ’77, arrivò a rompere i tamburi percossi dai ragazzi del muretto, una volta venuto a conoscenza che furono acquistati con i soldi avuti dall’allora società.

Se ci siamo un po’ commossi di questa cosa è semplicemente in quanto la memoria ha corso a ritroso nel tempo e, per un attimo come un flashback, abbiamo rivisto Dante con il suo “Daje Roma Daje”, er Cocacola, er Mortadella, Antonio Falchi e tantissimi tifosi che non si sono mai allontanati dall’Olimpico e dalla Roma. Perché tutto passa ma tutto resta.

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