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Uno, nessuno, centomila

Ci piace citare Pirandello, oltre che per la grandezza di questo drammaturgo, anche per via del titolo di un suo testo che appartiene alla cultura italiana e che ben si accosta a quella Roma fonsechiana che, sta apprendendo e migliorando il tuo stile di gioco.
Una volta le squadre di calcio erano composte da interpreti con ruoli ben definiti: dal portiere al centravanti passando per terzini, mediani ed ali, ogni calciatore aveva il suo inamovibile compito che doveva eseguire al suo meglio.
Il calcio moderno, invece, ha modificato questa stereotipata immagine di un professionista relegata ad interpretare solamente un determinato compito, ossia quello per il quale si è specializzato nel corso del tempo.

Tutto questa introduzione per raccontare l’incontro con il Cluj che nella terra di Vlad Tepes, meglio noto come Drakul, ha visto i giallorossi interpretare al meglio il loro compito che li ha portati ad una indiscussa vittoria e al prematuro passaggio del turno di Europa League.
L’indisponibilità di ben cinque difensori  ha determinato una formazione d’emergenza dove abbiamo visto calciatori giocare in ruoli non esattamente propri e lo hanno fatto con uno spirito d’abnegazione di cui c’eravamo dimenticati con altri allenatori.
Questo testimonia il fatto incontrovertibile che la Roma fonsechiana può fare affidamento su calciatori che possono far emergere le loro individualità anche interpretando diversi ruoli per i quali assicurano la stessa capacità della quale sono dotati.

Si tratta di un fattore che ci permette di essere sereni per il proseguo della stagione in corso, sia in ambito nazionale che in quello europeo dal momento che, laddove Mister Fonseca chiedesse a Pau Lopez di giocare in attacco al posto di Dzeko, questo lo farebbe senza battere ciglio e molto probabilmente anche efficacemente.

La partita di ieri, ci deve tuttavia far rimanere con i piedi ben incollati alla realtà. La Roma abbisogna di crescere gradualmente (Calafiori e Milanese docet!) ed occorre prevedere degli inevitabili innesti durante la sessione invernale del calciomercato.

Ci aspetta il Napoli che, crisi a parte, vuole omaggiare la scomparsa del suo giocatore simbolo con una grande vittoria. Non sarà facile scendere allo Stadio Diego Armando Maradona e fare risultato ma questa Roma continua a stupirci a tal punto che, non lo pensiamo impossibile.
E, come chiude il celebre testo di Pirandello, Fonseca potrebbe dire la frase «muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori».

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