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LA TEMPESTA PERFETTA

Roma-Milan, quarto di finale di Europa League merita di entrare nella storia della Magica non solo perché la squadra ha guadagnato la quarta semifinale europea consecutiva, bensì per come questa è stata raggiunta.

La Roma, forte dello 0-1 conquistato a Milano una settimana prima e cullata da un intero stadio colmo all’inverosimile che ha fatto felice il cassiere di Trigoria che ha contato circa 4,5 milioni di euro di incasso, era pronta a ripetere l’impresa senza poter contare su N’Dicka e avendo bruciato la sorpresa tattica di El Sharaawi.

Seguendo fedelmente le direttive di De Rossi, oltre che il suo trasmettere la passione per i colori capitolini, la squadra non si è fatta sorprendere dal Milan, tutt’altro.

Con una giocata magistrale, Gianluca Mancini – gladiatore dell’anima e nella sostanza – ha realizzato la rete del vantaggio raccogliendo la sfera che, calciata da capitan Pellegrini aveva colpito il palo alla sinistra di Maignan.

Senz’altro frastornato dal un vantaggio giallorosso, la formazione di Pioli ha cercato di comandare il gioco cercando di far arrivare palloni ad un Giroud annichilito dalla prestazione di un sempre più ritrovato Smalling.

La tattica romanista è stata elementare: tutti chiusi in linee strettissime per poi ripartire facendo affidamento sulla fisicità di Lukaku.

Non paga del risultato, la Roma ha portato a due le reti del vantaggio con una splendida magia dell’inimitabile Dybala che ha dipinto un tiro che beffava inesorabilmente l’estremo difensore rossonero.

Con un bottino di tre reti a zero, la squadra pareva poter tranquillamente controllare l’incontro quando l’arbitro ha pensato di estrarre un rosso diretto nei confronti di Celik colpevole di un fallo intenzionale su Leao, lasciando i suoi compagni in dieci verso la mezzora di gioco.

Con l’handicap dell’uomo in meno, i giallorossi hanno stretto i denti fornendo una prestazione maiuscola dove si deve evidenziare la generosità di El Sharaawy che ha bissato la prova di sette giorni prima, non risparmiandosi nel difendere e nell’attaccare la fascia.

Roma rimaneggiata anche per un infortunio muscolare di Big Rom per il quale è stata necessaria la sua sostituzione, aggravando il compito della squadra che ha dovuto ancor di più fare quadrato per mantenere inalterato il vantaggio meritatamente acquisito.

Milan in partita ma in in maniera caotica che ha ridotto lo svantaggio verso la fine con una inutile rete che non cambiava nulla in ambito di qualificazione.

Grandissimo merito a DDR che alla foga giallorossa ha aggiunto il pathos del Boca Junior riuscendo a miscelare passione, competenza e romanismo come nessuno mai prima di lui.

Un ideale modo per festeggiare l’annuncio del prolungamento del suo contratto in quel di Trigoria e un bel modo di ripagare la Sud della splendida scenografia che ha coinvolto tutti i suoi tifosi che hanno omaggiato il ricordo di Antonio De Falchi, caduto in una trasferta a Milano nel 1989 a causa di una vile aggressione da parte dei tifosi rossoneri.

La semifinale ci ha assegnato una nostra vecchia conoscenza: il Bayer Leverkusen che affronteremo il 2 maggio all’Olimpico e sette giorni dopo in Germania.

Se la Roma manterrà l’equilibrio raggiunto con la cura De Rossi, nulla impedisce di pensare di poter raggiungere altri traguardi.

Daje!

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