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Pratica evasa

Il perentorio 4-0 con il quale la Roma ha schiantato lo Zorya, al di là del risultato e di ciò che ne deriva, è di fatto illuminante per una serie di ragioni.

La prima è quella che l’intesa tra Abraham – ultimamente criticato da certi pennivendoli e radiaroli- e Zaniolo, si sta affinando partita dopo partita.

La seconda è che Nico, dopo aver ritrovato la via del gol, pare stia tornando ai suoi livelli anche se occorrerà avere ancora pazienza.

La terza è che il modulo che vede l’alternanza tra Mkhitaryan e un suo alter ego – ieri sera rappresentato da Carles Perez ma potrebbe essere anche LorePelle – permette all’armeno di non andare in debito d’ossigeno giocando con più calma e manifestando la classe di cui è dotato.

L’ultima annotazione dev’essere dedicata all’intero gruppo che continua il suo fondamentale rodaggio in attesa di quei rinforzi necessari per permettere un indispensabile turn over e per avere sempre valide alternative allo Special One per sviluppare il suo progetto.

Con i piedi ben radicati al suolo e in attesa del Torino, registriamo questo successo con molta soddisfazione ed entusiasmo. E certo che se giocassimo sempre in questo modo, non ce ne sarebbe per nessuno…

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