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La danza del gambero

Diciamolo francamente: quanti di noi al terzo minuto del primo tempo vedendo il piedone di Smalling mettere in rete quel pallone abbiamo pensato “oggi li asfaltiamo”?
Eppure questa considerazione giustificata dall’indomita fede giallorosa si è infranta contro una squadra che un tempo, veniva definita “operaia” perché, pur senza stelle di rilievo, è stata in grado di disputare una più che onesta partita.

Il cammino è lungo per Mister Fonseca che di gatte da pelare ne ha veramente tante, ad iniziare da ricambi sicuramente discreti ma nulla di che ad iniziare dal centravanti che dovrebbe far rifiatare Dzeko. Lo sapevamo già che B.Majoral è un onesto calciatore e non si possono pretendere miracoli da lui.

Non è stata, alla fin fine, una partita da grandissime occasioni se si toglie la traversa colpita dal nostro armeno che non deve certo dimostrare la sua classe.
Purtroppo personalmente devo constatare che la Roma ha fatto un passo indietro rispetto all’incontro con il Milan, in una sorta di danza del gambero che potrebbe anche irritare non poco. Vero è che occorre tenere presente la prossima partita contro la Viola e che il turn over c’era da attenderselo ma non è detto che il gioco dell’equilibrista può sempre risultare vincente. Era il caso oggi contro il CSKA in un incontro di Europa Legue tenere in panca Dzeko, Pellegrini e Pedro? Non sarebbe stato più opportuno fare un primo tempo da schiacciasassi con la formazione tipo e, laddove messo in berta uno o due gol, provvedere ai giusti ricambi per farli rifiatare?

C’è da dire che uscito Spinazzola si è spenta la luce e questo preoccupa non poco. Punto guadagnato o due punti perduti in questa competizione che interessa o intralcia la stagione dei nostri? Una cosa è certa: la tenuta arancio-nera non si può guardare.

Daje Roma Daje.

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