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Giggi de Roma

Se n’è andato senza rumore,  togliendosi una delle tante maschere che ha indossato in decenni di carriera.
Tutti parleranno della poliedricità di un artista che sapeva veramente far tutto e farlo bene: ballare, recitare, doppiare, mimare, cantare, suonare…
Proietti sapeva i tempi per far ridere lo spettatore, così come quelli giusti per far piangere. Innumerevoli sono le prove testimoniali della sua bravura e i personaggi cult per i quali sarà ricordato dai posteri alla stregua di un Alberto Sordi, Vittorio Gassman e via dicendo.
Se n’è andato anche un grande tifoso giallorosso: uno che faceva installare un televisore nel suo camerino per seguire la Roma anche durante la pausa dello spettacolo che lo vedeva interprete e che era solito a dire “ma gliela farò a vederne un altro?”, riferendosi al tricolore.

E come non ricordarlo vicino al Presidente Franco Sensi che stringeva affettuosamente insieme ad un altro tifoso giallorosso come Lino Banfi, festeggiando il terzo scudetto della nostra storia?
Giggi de Roma, dalle umili origini è stato un grandissimo che ha lasciato un vuoto che, proprio da oggi, sentiremo un poco più di prima.
Ora, insieme a quel parterre de Roi che avrà trovato nell’altra dimensione, potrà finalmente seguire tutte le partite della sua Roma da una postazione privilegiata e in buona compagnia: non avrebbe potuto essere differente dar Mandrake del Quarticciolo.

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