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Ci serve l’esorcista

Un Roma-Milan che lascia molto amaro in bocca. Il Milan, ma lo si sapeva, è una squadra collaudata ed affidabile mentre noi, siamo una formazione in atto di costruzione con tante cose da mettere a posto e con giocatori che – vuoi o non vuoi – non hanno i cambi adeguati che occorrerebbero ad una squadra di altissima classifica.

Purtroppo c’è da segnalare il fatto che, statistiche alla mano, i giallorossi continuano a non vincere con le squadre definite ‘grandi’ e non è stato sufficiente cambiare allenatore – seppur vincente e Special One – a modificare questo andazzo.

Della partita c’è poco da dire ma del commento di DAZN definirlo puramente scandaloso, è un leggero eufemismo.

Questa volta non vogliamo criticare il giocatore X oppure Y o anche Z, tutti hanno occhi per vedere le nostre lacune, e neppure di un direzione arbitrale che si sapeva già, come avrebbe non tutelato la Roma. Bensì puntiamo il dito su professionisti che dovrebbero essere imparziali nelle loro valutazioni e commenti. Ricordiamo il buon Paolo Valenti, coautore e conduttore di 90 minuto, che solamente nella sua ultima commovente apparizione in video – era ammalato da tempo e dopo poco avrebbe riposato nella terra dei giusti – disse che, come tutti gli italiani, anche lui era tifoso di una squadra di calcio che dichiarò alla fine e si trattava della Fiorentina.

A veri gentiluomini di una volta, dai modi garbati e altamente professionali, non possono certamente competere pseudo commentatori che narrano in dirette le cronache degli incontri in quanto non sono assolutamente in grado.

La soluzione è quella di azzerare il volume e vedere la partita facendo una personale interpretazione della stessa, per poi valutarla nella sua globalità.

Tornando alla Roma, l’1-2 con il quale si è conclusa la sfida contro il Milan potrebbe essere un risultato invalutabile che, alla stregua di molti altri, lascia il tempo che trova e un evitabile ulteriore stop in classifica.

Secondo noi, Mourinho dovrebbe riconsiderare l’11 fisso che vuole sempre mettere in campo perché alcuni interpreti stanno da tempo mostrando i segni dell’usura e non assicurano più quella partecipazione e qualità che hanno dimostrato in passato. In questo caso non si tratta di poco impegno ma solamente di evidenti limiti di forma fisica.

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