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204 Milioni di motivi per stare sereni

204 milioni. Questa è la perdita di bilancio del Gruppo AS Roma, per l’esercizio 2019/2020.

A renderlo noto è la AS Roma stessa, con un comunicato apparso sul proprio sito web dedicato (http://www.1info.it/SOCIETA/comunicati.aspx?code=01180281006).

Che la situazione dei conti della Roma non fosse così rosea, in realtà, lo si sapeva o poteva intuire molto prima di questo comunicato.

Appare quindi, quanto meno singolare l’enfasi che è stata data alla notizia.

Il tutto senza nemmeno andare a sottolineare i punti salienti che la AS Roma sottolinea, in merito ad aumenti di capitale, prossimi e futuri, che mettono il club in una situazione di estrema solidità.

Il Gruppo Friedkin, che ha già tirato fuori circa 270 milioni cash, non lascia trasparire alcuna esitazione riguardo i programmi futuri della società.

La situazione era nota. Nessuna sorpresa. Solo la consapevolezza che ci sarà da agire sulla perdita di bilancio e programmare i costi ed i ricavi in modo da renderlo più sostenibile, nel tempo.

La congiuntura particolare, per certi versi, aiuta.

Il 99% dei club d’Europa annaspa e l’UEFA ha modificato (se non addirittura sospeso) il Financial Fair Play, in attesa di una riforma dello stesso; riforma che, nel breve termine non potrà non tenere conto del disastro generale dell’economia mondiale.

Vale quindi la pena andare a focalizzarsi su quel numero, 204 milioni, senza contare tutto il resto?

Possibile che, quando si parla dei conti della Roma, non si riesca mai a centrare quale sia la reale situazione?

Le Due Diligence svolte dal Gruppo Friedkin, pensate davvero che non abbiano previsto questa situazione?

Eppure non serviva essere esperti di economia per capire che questi conti erano già scritti. Basta qualche ragionamento logico e delle semplici operazioni di addizione e sottrazione.

Vediamo perché.

204 milioni

La Roma ha chiuso il bilancio 2018/2019 (disponibile qui), cioè l’ultimo approvato, prima di quello “incriminato”, con una perdita di circa 24 milioni.

Il fatturato, di circa 232 milioni, era comunque inferiore a quello della stagione precedente, pari a circa 250 milioni (era la stagione della semifinale di Champions League).

Da notare come i costi erano aumentati di oltre 30 milioni e gli ammortamenti di circa 28 milioni.

Andando ad analizzare i ricavi, la flessione era dovuta soprattutto alle voci “Ricavi da Gare” e “Diritti televisivi e diritti di immagine”, mentre le sponsorizzazioni erano cresciute (la Qatar Airways era entata per l’intesa stagione).

I costi, avevano subito un’impennata soprattutto nella voce “Spese per il personale”.

Vi starete chiedendo cosa c’entrano queste voci con il bilancio 2019/2020, che è quello di cui si parla.

Ci arriviamo.

Tenendo a mente le tabelle che abbiamo visto prima, andiamo a vedere quelle della semestrale della stagione 2019/2020 (documento pubblico, reso noto e disponibile nello stesso sito web citato in precedenza).

204 milioni

La perdita, al 31 dicembre 2019, era pari a 86 milioni.

Stiamo parlando del periodo prima del Covid19.

Una semplice deduzione logica mi porterebbe a dire che 86 milioni nei primi 6 mesi, dovrebbero portarne quanto meno altri 86 nei successivi 6, essendo le spese fisse le stesse ed i ricavi spalmati più o meno uniformemente nel corso della stagione.

86 + 86 dovrebbe fare, se la matematica non è un’opinione, 172 milioni di perdita.

Tale cifra non è poi così lontana a 204, quindi potrei fermarmi qui e dirvi che l’operazione da fare era una semplice addizione.

Ma voglio andare oltre.

Del resto, c’è stata una accurata Due Dilgence quindi mi perdonerete se mi azzardo a capire perché siamo arrivati a 204 e non ci siamo fermati a 172.

Partendo dalla tabella precedente della semestrale, notiamo subito che gli ammortamenti e gli oneri finanziari netti variano, nei primi 6 mesi, di circa 7 milioni ciascuno.

Posso quindi andare a calcolare, nei successivi 6 mesi, una cifra di 7 + 7 = 14 milioni per queste due voci.

Andando ad analizzare i ricavi della semestrale, vediamo che la flessione nei primi 6 mesi è stata di circa 24 milioni.

Guardando il dato del bilancio scorso, vediamo che i primi 6 mesi del 2018/2019 la Roma ricava 41 milioni dalle gare, mentre nel complessivo ne ricava circa 66.

Ciò vuol dire che nei secondi 6 mesi della stagione 2018/2019, la Roma ha ricavati 25 milioni.

Possiamo quindi andare ad aggiungere 25 milioni alle perdite del secondo semestre, perché di fatto la Roma dalla fine di febbraio in poi non ha giocato più gare con il pubblico.

Guardando il dato dei diritti televisivi e di immagine, sempre confrontando i dati della stagione 2018/2019, vediamo ci sono 46 milioni di differenza tra i due semestri.

Più in generale, la voce ricavi di 134 milioni, del primo semestre della stagione 2018/2019, confrontata con i 232 dell’intera stagione, porta un saldo negativo di 98 milioni (25 + 46 + le restanti voci di bilancio).

Analizzando i costi, si nota invece che il semestre 2019/2020 era stato leggermente più virtuoso, di circa 12 milioni.

A questi vanno aggiunti i circa 30 milioni che sono derivati dall’accordo sulla riduzione degli ingaggi, stipulato con calciatori ed allenatore e dall’applicazione di ammortizzatori sociali per il resto dei dipendenti.

L’ultima voce da considerare, è quella dei ricavi netti da gestione delle prestazioni dei calciatori (cioè i ricavi da plusvalenze).

La variazione nella semestrale è stata di circa 49 milioni.

Ipotizzando una variazione di circa 46 milioni, i conti sono i seguenti.

14 (ammortamenti e oneri finanziari)

98 (flessione dei ricavi)

-42 (12 + 30 per i costi)

46 (gestione delle prestazioni dei calciatori)

In totale sono 116 milioni, che sommati agli 88 fa proprio i 204 milioni di perdita.

Sono partito da dati già noti prima dell’acquisizione della AS Roma da parte dei Friedkin.

I numeri, poi, saranno quelli del bilancio che andremo a leggere quando sarà reso noto. Non è difficili, tuttavia, immaginare che i dati saranno più o meno quelli che ho indicato sopra.

Possiamo quindi stare sereni riguardo il fatto che anche gli esperti finanziari del gruppo abbiano saputo fare i conti e che non siano sorpresi da una perdita simile?

Il comunicato, se letto con attenzione, descrive una situazione ampiamente sotto controllo.

Il Gruppo Friedkin ha acquistato la Roma nella piena consapevolezza di questi numeri e non farà mancare l’apporto necessario per migliorare la situazione. Lo scrivono chiaramente.

Non è il caso di andare a drammatizzare.

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