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Chissà chi lo sa?

Sul programma nazionale (diventerà Rai1 anni dopo) il sabato pomeriggio andava in onda un programma per bambini all’interno della TV dei Ragazzi. Si chiamava ‘Chissà chi lo sa’ ed era una sorta di gioco di cultura generale che vedeva scontrarsi due scuole medie provenienti da diverse parti della penisola.

Il conduttore era Febo Conti, personaggio del piccolo schermo alquanto famoso durante gli anni sessanta e seguiva il menabò di un gioco ideato da Cino Tortorella, più noto ai più nelle vesti di Mago Zurlì, il mago del giovedì e presentatore dello Zecchino d’Oro.

Un incipit che è un vero e proprio tuffo nell’arcaico passato di chi, a quei tempi, portava i pantaloni corti e indossava calzettoni bianchi di cotone ovviamente lavorati in modo arabescato.

Ma perché questa prefazione in un sito che tratta della AS Roma?

Si tratta del toto allenatore che sta tenendo banco da tempo e da quando Claudio Ranieri ha confermata la scelta di non prolungare ulteriormente il suo stazionamento sulla panchina della Roma in qualità di allenatore.

Le voci susseguitesi in questi mesi hanno visto le più stravaganti ipotesi (dal ritorno di De Rossi o quello di Mourinho passando per Conte, Ancelotti, Allegri, Italiano, Klopp e via dicendo) praticamente lasciando in pace solo allenatori che ora gestiscono le squadre in Paradiso.

Ci si chiede che l’allenatore che sarà la guida tecnica nella prossima stagione sia stato già messo sotto contratto e si sia iniziata sotto traccia una necessaria ed intelligente programmazione oppure se si sta navigando a vista in attesa che la prima tessera del domino allenatori vada al suo posto dando inizio ad una teoria di nuovi tecnici come Allegri al Napoli, Conte alla Juventus e via dicendo.

Il quesito ‘ Fabregas resterà nell’ambizioso Como del miliardario indonesiano o sposerà il progetto Roma?’ si scioglierà solamente quando le cose andranno al loro posto.

Come consuetudine, i Friedkin non parlano e nulla trapela da Trigoria per cui a tutti i tifosi giallorossi non resta altro che rimanere sui carboni infuocati.

Un doveroso grazie va eternato a Sir Claudio Ranieri, cuore romano e savoir a faire britannico, che ha avuto il coraggio di prendere la squadra sbandata, senza alcuna stima di sé e l’ha condotta incredibilmente in Europa rischiando addirittura di vedersi miracolosamente in Champions. Claudio lascia una formidabile eredità sotto forma di capitale umano che si è valorizzato per la contentezza della proprietà e di noi tifosi.

Per non vanificare l’opera di Ranieri è fondamentale operare scelte lungimiranti in primis affidando ruoli a persone competenti. Noi ci speriamo continuando a macinare km.

Daje!

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