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BABBO NATALE E’ SCESO AL FRANCHI

Era inevitabile che la Roma pagasse lo scotto fisico e mentale della partita di Conference contro la Fiorentina che, di fronte al suo pubblico, aveva il dovere di vincere la partita in chiave europea e per riprendersi dopo ben quattro sconfitte consecutive.

Diciamo subito che per i giallorossi la partita è iniziata subito in salita per un rigore più che dubbio che l’arbitro ha assegnato ai viola, richiamato dal VAR che ancora un’altra volta ha dimostrato quanta mala fede ci sia e come la squadra di Mourinho sia invisa dall’AIA.

Se prendiamo la moviola e analizziamo il presunto rigore possiamo notare che Mancini commette un fallo veniale proprio a ridosso dell’area e che una eventuale punizione dal limite poteva starci. Ma il proseguimento dell’azione dell’attaccante viola, già in precario equilibrio ma restato in piedi, vede un lo scarpino di Karsdorp impattare lievemente su quello dell’avversario che si è tuffato neppure fosse Klaus Di Biasi da un trampolino di dieci metri.

L’arbitro aveva fatto proseguire l’azione con la sfera recuperata dai giallorossi ma sotto le proteste dei giocatori della Fiorentina e stimolato dall’intervento del VAR ha stoppato il gioco per analizzare l’azione al monitor assegnando il penalty con il quale la Viola è passata in vantaggio.

In merito alla seconda segnatura, abbiamo provveduto noi a lasciare un’autostrada libera per una incursione dalla quale è partito il tiro di Bonaventura che ha beffato Rui Patricio.

Sotto di due reti, la partita è apparsa irrimediabilmente persa ai giallorossi che mestamente sono rientrati nello spogliatoio prima del secondo tempo.

La prima parte della ripresa ha visto la Roma un po’ più intraprendente anche grazie all’entrata di El Shaarawy ma a parte un gran colpo di testa di Abraham finito di poco a lato e che avrebbe potuto riaprire la partita, c’è ben poco da segnalare.

La Fiorentina ha macinato un gioco brillante e preciso e solo la scarsa vena dei suoi attaccanti ha evitato un terzo gol.

La Roma è apparsa stanca sulle gambe, poco reattiva e certamente scarica a livello emotivo e poco o nulla sono serviti i cambi effettuati da Mourinho durante la seconda frazione di gioco.

L’unica nota di rilievo è stata l’entrata in campo di Spinazzola negli ultimi minuti tanto per far respirare l’aria di un campo di calcio ad un giocatore sfortunato bloccato dall’infortunio occorsogli durante l’Europeo che lo ha visto protagonista fino a quando non si è fatto male.

Nulla di rimproverare ai nostri che hanno dato quel che potevano anche per omaggiare i 3500 tifosi romanisti che li hanno seguiti a Firenze.

C’è tempo per recuperare posizioni in classifica anche se la testa di tutti, ovviamente, è già in quel di Tirana.

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